Non solo bici, in Maddalena vince la solidarietà

 

Il cuore grande del ciclismo bresciano che incontra uno dei simboli della città, in un pomeriggio di agonismo, fatica, salita, solidarietà, beneficenza. Sabato 16 settembre si è svolto uno degli appuntamenti di maggior richiamo del programma gare delle due ruote ciessine, la scalata del Monte Maddalena, da anni organizzata da Nicola Loda e dal suo Team insieme a Millennium Sport & Fitness.

La prova ha più di un’anima. C’è quella su strada, che esalta gli scalatori puri attraverso un’erta costante di dieci chilometri al 7% di pendenza media che pare non finire mai. Una gara che si presta molto alla strategia, alla scelta del momento giusto in cui sferrare l’attacco, alle possibili azioni solitarie di chi sente di avere la "gamba giusta", all’ascolto del proprio corpo, dei watt espressi, necessario per non piantarsi anzitempo.

Parallelamente c’è la salita in mountain bike che, pur intersecandosi in diversi punti con l’asfalto di via Panoramica, ha nello sterrato dei sentieri del monte il suo campo di battaglia. Le distanze sono simili, ma qui c’è poco da calcolare, soprattutto in uphill come quella della Maddalena: bisogna spingere ed andare a tutta fin dall’inizio, domando le superfici sconnesse e sperando di averne più degli altri.

La terza anima della corsa è quella in fondo più rilevante. La collaborazione tra Team Loda e Millennium Sport & Fitness da sempre affianca alla competizione un gesto solidale e una raccolta fondi da destinare a progetti del territorio in supporto a persone deboli. Dare il nome Muoviamoci all’evento è uno sprono implicito a città e provincia per far del bene a sé stessi e a quella fetta di società che l’iniziativa sostiene di volta in volta. Stavolta il progetto promosso è quello di Sport Therapy del reparto di Onco Ematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia. Lo dicono le stesse parole: fare terapia attraverso lo sport (e con la partecipazione di Abe – Associazione Bambino Emopatico), a bambini che soffrono le conseguenze di malattie del sangue e che per queste sono per gran parte del loro tempo costretti alla sedentarietà dentro a un letto d’ospedale.

La montagna che si è riscoperta viva nelle sue tre anime ha restituito un grande spettacolo. Dopo la partenza dalla palestra Millennium seguivano sei chilometri a velocità controllata per la città. Una parata in cui tutti i circa duecento atleti hanno potuto sfoggiare una maglietta bianca con un cuore al centro, simbolo della loro partecipazione al progetto di Sport Therapy. Arrivati ai piedi della Maddalena, è stato il momento di lanciare la competizione.

La prova di mountain bike ha espresso un podio di alto livello, con Matteo Lonati (M1, Flandres Love) a vincere davanti a Fabio Pasquali (M4, Cedas Iveco) e a Lorenzo Salghetti (Élite, Team Rosola Bike); menzione speciale per il 2008 Diego Bettoni (Junior, Gnani Bike Team), giunto quarto, e Matteo Romano (M2, Five Team), primo tesserato Csi all’arrivo e quinto assoluto.

La prova su strada è dominata da Matteo Testa (Élite, Team Morotti). Decisivo lo scatto finale che gli ha permesso di chiudere in 26’22”55 e di lasciarsi alle spalle i rivali più pericolosi, Roberto Massa (M3, Cicli Bettoni) e Andrea Martelli (Élite, Team Unipack). Trentacinquesimo assoluto e primo Csi Simone Facchetti (M6, Team Leonessa ’99). Elena Pancari (W2, Team Loda) è ancora una volta la miglior donna.

Lucio Zanchi, responsabile di Millennium Sport & Fitness, racconta il progetto sostenuto quest’anno dalla Scalata della Maddalena corsa sabato scorso: "Si inserisce nel contesto di Muoviamoci, che ormai da diciotto anni organizziamo in città. Nei primi diciassette anni abbiamo raccolto fondi per sostenere lo studio e la ricerca sull’Alzheimer; da quest’anno abbiamo deciso di destinare le donazioni al progetto Sport Therapy degli Spedali Civili di Brescia, attraverso Abe – Associazione Bambino Emopatico. La manifestazione è iniziata mercoledì 6 settembre ed è terminata sabato 16 con la gara di ciclismo sul Monte Maddalena. Il nostro scopo è promuovere tutto ciò che è esercizio fisico e soprattutto far conoscere il progetto Sport Therapy, che è indirizzato ai bambini ricoverati nel reparto di Onco Ematologia Pediatrica del Civile e che si trovano in difficili condizioni. Con i fondi del progetto gli operatori tengono allenati i bambini affinché riescano a svolgere le normali funzioni giornaliere come alzarsi dal letto e muoversi, perché purtroppo la malattia li debilita tanto da costringerli per gran parte del loro tempo a letto".

 

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