Mario Carlesso e Luca Bonaiti campioni nazionali

I campionati italiani Csi 2022, disputati tra venerdì e domenica dello scorso fine settimana, hanno mescolato valori sportivi ed umani, restituendo agli atleti bresciani presenti ottime performance e due maglie di campione nazionale. I ciclisti arancioblù erano chiamati a darsi battaglia dentro i confini della regione più duramente colpita dalle alluvioni degli ultimi giorni, le Marche, sfidandosi tra Rubbianello di Monterubbiano (Fermo), sede delle prove a cronometro, e Porto Recanati (Macerata), suolo di battaglia per la gara in linea.
Nei primi due giorni, i rappresentanti di Brescia non sono andati oltre buonissimi piazzamenti. Nella crono individuale Carlo Ferretti (Sintesi Cycling Team) è vicecampione M5; quarto posto sia per Manuel Ragnoli (Team Leonessa ’99) nell’M2 che per il compagno di squadra Mario Carlesso nell’M6, arrivato una posizione davanti ad un altro Leonessa, Franco Marocchi. Questi ultimi due, il giorno dopo, nella prova di cronometro a coppie sfiorano il successo nella categoria 50-59, chiudendo secondi.
La gara su strada, oltre alle emozioni, regala anche due titoli. Mario Carlesso è nuovamente protagonista nell’M6 e stavolta nessuno lo tiene; gli fa eco nell’Élite Sport Luca Bonaiti (Rt96). Un altro Élite della Rt96, Angelo Demo, finisce terzo, facendo compagnia a Bonaiti sul podio di categoria. Applausi confermati per Carlo Ferretti, nuovamente secondo, e per Manuel Ragnoli, terzo. Sul gradino più basso del podio M7 sale l’ennesimo Leonessa, Silvano Regosini.
A fine manifestazione traspare orgoglio da entrambe le voci dei bresciani titolati. «Peccato aver perso la volata assoluta per pochi centimetri – confessa Bonaiti – dopo tanti chilometri di fuga, avevo grande gamba. La maglia di campione italiano Csi di categoria rimane una grande soddisfazione personale». Podio assoluto anche per Carlesso, che nell’altra gara di giornata chiude terzo: «Il circuito era interessante anche per la salita di circa un chilometro, con tratti al 9-10%. Sono entrato in una fuga a cinque, ma all’ultimo giro ho pensato solo alla maglia arancioblù: dopo tanti secondi posti sono finalmente riuscito ad indossarla».

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