Lonato celebra il basket provinciale, Mainstreet rompe il tabù

 

Una partita condotta dall’inizio alla fine, una vittoria meritata per un gruppo che la inseguiva da diverso tempo. Il Mainstreet Lonato ha battuto domenica gli Spartans Carpenedolo nella finalissima valida per il titolo provinciale Csi di basket.

 

Il 52-39 finale racconta di una gara a basso punteggio per via dell’alto valore del premio in palio. In casi come questo, è spesso l’esperienza e l’abitudine alla pressione a fare la differenza. Il vantaggio dei biancogialli stava proprio nella possibilità di schierare tanti elementi con un passato importante in categoria, veterani che arrivavano per la terza volta in finale negli ultimi cinque anni. Dopo due delusioni, finalmente la gioia. Per i giovani spartani, encomiabili nello sforzo di inseguire i fuggitivi rifiutando l’idea della sconfitta fino al suono della sirena, ci saranno certamente altre occasioni.

 

Lo scontro è tra mondi antitetici. Mainstreet ha tecnica e vuole controllare il ritmo, cerca di avvicinarsi al canestro per segnare e difende il proprio con la zona. Gli energici Spartans pressano a tutto campo a uomo, vogliono correre in contropiede e provano a colpire da fuori gli avversari arroccati. Il grosso problema dei neroargento è che la serata riserva mani freddissime da dietro l’arco. Il divario che si insegue tra i quarti (17-9, 22-14, 39-30) è presto spiegato dalla totale inefficienza del tiro da 3, anche nei casi in cui viene costruito al meglio: partenza con 19 errori nei primi 19 tentativi, arrivo con un misero 2 su 33, contro il 6 su 15 avversario. Tommaso Perra, abile sotto le plance, è l’ultimo spartano a mollare; Andrea Cerati, autore di tutte le giocate chiave, l’mvp dei vincitori.

 

Di seguito le parole dei protagonisti.

 

Andrea Cerati (Mainstreet, mvp della finale): "L'impegno è stato altissimo da parte di tutti, per fortuna siamo riusciti a tenerli al di sotto della nostra media difensiva di campionato. L'impegno individuale c'è sempre ma credo che il valore più importante sia stato quello messo in campo dal collettivo. Trent'anni che giochiamo a basket, siamo vecchi ma anche esperti ed è bello esserci levati la soddisfazione di vincere anche nel Csi".

 

Marco Raineri (coach Mainstreet): "L'età non ci consente di fare 40 minuti di pressing a tutto campo come hanno fatto i nostri avversari - tanto di cappello a loro -, per cui dovevamo cercare altre strategie. Le abbiamo trovate nella zona. Noi eravamo superiori nella tecnica, loro nel fisico, è andata bene a noi. Dopo tre finali perse in cinque anni, finalmente ce l'abbiamo fatta. La stagione post Covid è stata difficile, soprattutto negli allenamenti, ai quali arrivavamo sempre a ranghi ridotti. Complicato arrivare ai 10 effettivi canonici, tanto che a volte ci siamo allenati con la Prima Divisione di Lonato per poter lavorare bene. Alla fine ha pagato"

 

Luca Mora (coach Spartans): "Abbiamo sentito di più la partita a livello emotivo, la palla non è entrata e la differenza è lì: ne avessimo messe 5 o 6 da 3 su 33 e non 2 e avremmo vinto. Non segnare ha permesso a loro di tenere la zona e per noi è stato sempre difficile entrare in penetrazione. Noi essendo più giovani abbiamo cercato di pressare forte e di correre in contropiede, ma loro sono molto esperti, hanno giocatori con un passato in categorie importanti. Sono soddisfatto della stagione, siamo arrivati secondi nel girone per una partita vinta ai supplementari, i primi turni a eliminazione li abbiamo vinti bene, poi la semifinale col Bozzolo è stata durissima. In quel caso erano stati loro a sentire più pressione. Ci riproveremo il prossimo anno".

 

Prima di dare la meritata coppa provinciale ai padroni di casa, i responsabili Csi Brescia consegnano tutti i premi della stagione. Vengono chiamati al centro del campo di gioco le prime classificate dei quattro gironi provinciali: Mainstreet, Mountaineers, White Sox e Tazio Magni; le vincitrici della Coppa Disciplina per ogni raggruppamento: San Polo Saints, gli stessi Mountaineers, Blue Sox e New Team Volta Mantovana.

I riconoscimenti individuali, oltre a quello di mvp della finale ad Andrea Cerati di Mainstreet, sono due. Matteo Lamponi (Tazio Magni) è il capocannoniere grazie ad una costanza realizzativa da 18.3 punti di media per partita. Paolo Gualandris (Blue Sox) è l'mvp della stagione regolare.

 

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