Il Csi scommette su tennis e padel. Max Fogazzi ci racconta come

Nelle racchette da tennis e padel c'è la chiave di volta per la rinascita di un Csi sempre più orientato al futuro e determinato a lasciarsi alle spalle le scorie della pandemia, anche grazie al lancio di nuove iniziative di ampio respiro. Una di queste riguarda il progetto Csi Play, che ha in Max Fogazzi il suo referente primario. “Sono entrato in contatto con il Csi un anno fa e ben presto è emerso il desiderio di unire obiettivi e competenze per fare qualcosa di bello e innovativo insieme. Credo che ci siamo riusciti, e che garantiremo grandi benefici agli sportivi della provincia e non solo”.

 

Già, perché le prospettive della piattaforma studiata da Fogazzi e dai tecnici arancioblù mirano ad elaborare una tecnologia che consenta alle società e ai centri sportivi di organizzare in autonomia tornei di tennis e padel, ai quali i tesserati Csi potranno iscriversi liberamente. “Ne scaturirà una lista di tornei che andrà a determinare un ranking degli atleti e che darà accesso al Master finale, che si disputerà a Roma”.

 

Chi giocherà a tennis e padel attraverso Csi Play rientrerà in categorie imbastite secondo il livello dei giocatori, non in base all'età, scalabili per mezzo di un coefficiente di crescita. “Alla base resta il divertimento, ma inserire la possibilità di crescere e lo stimolo di poter migliorare la propria caratura rende ancora più accattivante un contesto che abbatte numerosi steccati. I circoli potranno estendere le loro iniziative a tutti, non solo ai loro associati. Ogni incontro disputato finirà in un database e il percorso di ciascun atleta sarà tracciato. Se organizzeremo una manifestazione a Brescia potrà essere replicata anche in un'altra città italiana e chi vi prenderà parte potrà concorrere sia alla scalata del ranking sia alle qualificazioni al Master”.

 

L'idea è quella di organizzare una decina di tappe stagionali fisse, che come anticipato da Fogazzi possano essere disputate in simultanea su più province. “Il concetto è: ci iscriviamo allo stesso torneo ma io gioco a Brescia, altri a Torino ed altri ancora a Cagliari. Credo che con queste modalità il Csi possa entrare veramente in una nuova era, offrendo ai tesserati servizi tecnologici di alto livello e nuove prospettive, che influiranno anche sul brand con benefici inevitabili per la crescita dell'associazione”.

 

In attesa che il progetto decolli il Csi non resta con le mani in mano: “Ci siamo inventati il circuito 'Quelli che Aspettano', che a partire da inizio maggio ci porterà a organizzare cinque tornei di tennis e altrettanti di padel, con Master finale. Abbiamo costituito un bel gruppo di lavoro. Faremo grandi cose”.

Gallery