Loda: 'Ciclocross, il mio antidoto contro il lockdown'

Sconfiggere la prigionia del lockdown con una nuova passione. Ovviamente su due ruote. È quello che è accaduto a Nicola Loda, che nel corso di un'annata che ha pesantemente condizionato anche il ciclismo è riuscito comunque a togliersi soddisfazioni in sella, e non solo nelle vesti di atleta.

 

“Mi sono nuovamente avventurato nel ciclocross, una disciplina che non praticavo da ben 25 anni. Merito del Team Piton Cx, che mi ha affidato la direzione tecnica in ambito giovanile. Allenando e seguendo alcuni ragazzi ho girato l'Italia e partecipato a diverse manifestazioni, mantenendomi in forma e divertendomi. A Porto Sant'Elpidio ci ero già passato infatti, ottenendo un quarto posto assoluto su 120 partecipanti”.

 

Ai Nazionali del Csi è andata ancora meglio: “Sono molto felice per il tricolore conquistato - racconta Loda -, ma credo che i complimenti vadano fatti soprattutto agli organizzatori di un evento di altissimo livello, riuscitissimo, che rende ancora più prestigioso il gusto della vittoria. Ora la mia speranza è quella che la pandemia ci dia un po' di tregua e che sia finalmente possibile tornare a vivere nel migliore dei modi gli appuntamenti sportivi che verranno”.

 

Il pensiero non può non trasferirsi al Team Loda Millennium: “Nonostante questo periodaccio abbiamo circa 130 tesserati. Confidiamo nella riapertura delle palestre per crescere ancora, perché ci aspettano gare a cui teniamo molto nel Bresciano, ma anche in tutta Italia e all'estero”.