Vittorio Bosio: 'Vi do un mandato, non lasciate indietro nessuno'

Tra gli ospiti d'onore dell'assemblea elettiva non poteva mancare il presidente nazionale Vittorio Bosio, protagonista di un intervento intenso e sentito durante la diretta Zoom.

 

"Sono giornate intrise di emozioni per chi, come noi, vuole davvero bene al Csi. Ringrazio Amelia per il servizio svolto in questi anni sia a Brescia sia a livello nazionale. Non lascerà il Csi, ovviamente, e continuerà ad essere preziosa per noi. Ringrazio lei e tutti i suoi collaboratori, so benissimo quanti sacrifici fuori dall'ordinario si fanno per la nostra associazione. Grazie anche a Emiliano per la sfida alla quale va incontro. Mettersi in gioco oggi non è così scontato, qualcuno potrebbe concentrarsi su altro in un momento storico del genere. Voglio ringraziare anche Eugenio Taglietti, che non è presidente più presidente a Brescia da anni, ma che è sempre rimasto vicino al comitato, diventandone un riferimento autentico e duraturo".

 

Poi lo sguardo al futuro: "Quando ripartiremo? Io non faccio più previsioni, ma quel momento arriverà e dovremo farci trovare pronti, non possiamo perdere un giorno e lavorare in quell'ottica. Torneremo alla normalità, che prima davamo per scontata e che ora manca tanto a noi, ma soprattutto ai giovani, agli adolescenti. Ci mancano abbracci, sorrisi, anche le discussioni e le litigate. Alle società do un mandato: quando ripartiremo dovrete capire chi manca all'appello. Se occorrerà bisognerà andare a suonare i campanelli, capire perché abbiamo perso qualcuno per strada. All'orizzonte ci saranno anni complicati economicamente e socialmente. Vi prego di non lasciare indietro nessuno. Aggrappiamoci alla generosità che è nel dna del Csi, borbottiamo pure se sarà necessario, ma non smettiamo di rimboccarci le maniche e lavoriamo insieme, in collegamento con parrocchie e oratori, ma anche con le scuole".

 

Poi un augurio: "Abbiamo 77 anni di storia e uno l'abbiamo buttato via, ma non abbiamo mai smesso di farci sentire vicini alle società. Auguro a tutti il meglio: facciamoci trovare pronti, anche nel ricordo di chi ci ha lasciato, di chi è venuto a mancare durante la pandemia. Incamminiamoci insieme su una strada che ci porterà nuovamente lontano. Torneremo a vincere".

 

Al presidente nazionale si sono uniti quello regionale Paolo Fasani e quello del Csi Vallecamonica Giuliano Ganassi

 

"Siamo fermi quasi da un anno - ha affermato Fasani - e si tende a paragonare questa pandemia alla Seconda Guerra Mondiale. Allora qualcuno pensò di fondare il Csi per dare speranza e un'idea di futuro a un popolo che usciva da una situazione drammatica. Dovremo, come allora, puntare sullo sport per coinvolgere nuovamente chi si è sentito solo, chi vuole ritrovare socialità, spensieratezza, divertimento e insegnamenti per la vita. Dovremo prenderci questo impegno e lavorare tutti insieme, fianco a fianco".

 

"Nelle nostre intenzioni c'è la prospettiva di collaborare con il Csi Brescia - sostiene Ganassi -, comitato con il quale abbiamo già operato in sinergia in ambito sportivo ma anche formativo e arbitrale. La nostra è una realtà piccola, ma a disposizione per condividere risorse ed esperienze, dato che siamo convinti sia fondamentale guardare al futuro nel segno delle strette di mano sul territorio. La nostra speranza è quella di dare nuovo slancio anche ai gemellaggi sportivi e ridurre la forbice tra sport maschile e femminile, missione già riuscita al comitato bresciano".

 

Anche don Flavio Raineri è intervenuto per ricordare una figura storica del Csi Brescia: don Evando Della Dote, scomparso nei mesi scorsi. "Ha fatto tanto per l'associazione. Un sacerdote paterno, che ci ha insegnato molto. Un uomo concreto, desideroso di arrivare sempre al dunque. Spesso si chiacchiera molto, ma occorre muovere anche dei passi, passare dalla teoria alla pratica. Auguro la sua concretezza al nuovo corso del Csi Brescia, unita ad una capacità di sognare da non perdere mai, che verrà alimentata da don Evandro dal cielo".