Ragnoli e i quattro giri del lago. Un'impresa nel nome della vita

Una brutta notizia, di quelle che un giovane padre non vorrebbe mai ricevere, un voto e un'impresa. Manuel Ragnoli, ciclista del Team Leonessa '99, è salito in sella alla sua bici da strada e ha completato quattro giri del lago di Garda per un percorso complessivo pari a 580 chilometri. Doveva mantenere la promessa fatta a suo figlio Gabriel, nato lo scorso 8 maggio con una cardiopatia congenita che ha richiesto un'operazione urgente. Il rischio di complicazioni era elevato, così il biker di Bedizzole ha guardato negli occhi il suo piccolo e gli ha detto: “Vinci la tua partita e farò un'impresa tutta per te”.

 

L'operazione agli Ospedali Riuniti di Bergamo è andata bene, ma il percorso del piccolo prevede altre prove da superare: “È appena nato ma è già un guerriero – racconta orgoglioso il papà -, ha vinto la prima battaglia, la più importante, ma ce ne saranno altre. Purtroppo le normative sul Covid non ci consentono di stargli vicino come vorremmo. Io e mamma Sabrina dobbiamo alternarci nelle 5-6 ore al giorno in cui ci è concesso stargli accanto. È dura, ma non molliamo”.

 

Il pensiero fisso è stato lo stesso anche in sella: “Credo che quattro giri consecutivi del lago di Garda non li abbia mai fatti nessuno. Ho pedalato per 24 ore affrontando anche 100 chilometri di pioggia nella notte, con la temperatura precipitata dai 40 gradi del pomeriggio a 16. Non ho mai pensato di fermarmi. Un giorno dirò a mio figlio che nulla è perso, che nella vita bisogna avere coraggio e che c'è sempre speranza. Che bisogna inseguire i sogni con tutte le forze. La mia follia è un messaggio per lui, ma anche per tutte le famiglie. La vita mette alla prova, ma se si è uniti e focalizzati su ciò che conta si può superare tutto”.

 

L'impresa sportiva e umana di Manuel e Gabriel ha acceso i cuori di molti amici, conoscenti e non solo, diventando l'occasione per una raccolta benefica a sostegno degli “Amici della Pediatria” dell'ospedale bergamasco. “All'arrivo a Barbarano c'erano 140 persone ad aspettarmi. Sono scoppiato a piangere, è stata un'emozione incredibile, seguita da un pranzo al Caffè Giardino per raccogliere fondi. Abbiamo attivato diverse iniziative per raccogliere donazioni perché in ospedale c'è davvero bisogno. Ringrazio Roberto Ferrari e Nicola Gaffurini della Ciclo Experience, che mi hanno accompagnato tenendo sempre qualcuno al mio fianco durante il viaggio. Poi mio fratello, che garantiva rifornimenti in scooter. Sono nate amicizie indistruttibili. Farò un quadro con questi ricordi memorabili e penso già agli occhi spalancati di Gabriel, che un giorno lo guarderà”.