Spagnoli: 'Il judo ci manca, ma a gennaio torneremo sul tatami'

La nostalgia per il tatami e per le sfide corpo a corpo è forte. Nel mondo sportivo del Csi chi sta soffrendo più di tutti nell'attesa di un ritorno alla normalità è senza dubbio il judo, la disciplina più penalizzata dalla pandemia.

 

“Il nostro è uno sport di contatto – sospira il responsabile del judo ciessino Gualtiero Spagnoli -, impossibile in questo momento ipotizzare una ripresa che, seppur lentamente, sta avvenendo per altri sport. Tutte le discipline che si svolgono in strutture chiuse, poi, sono penalizzate. Le palestre attraversano un momento di difficoltà”.

 

Nonostante tutto il settore guarda avanti e programma la stagione 2020-2021. “Dobbiamo guardare oltre, in attesa delle delibere che ci daranno il via libera. La nostra intenzione è quella di indossare nuovamente il judogi a novembre, con gli esami di dan. Quanto alle gare l'obiettivo è ripartire da gennaio, mantenendo i soliti quattro incontri provinciali prima della fase regionale e nazionale. Purtroppo l'anno scorso ci siamo fermati sul più bello, è stata una stagione anomala, spezzata a metà”.

 

Oltre alla sfera agonistica Spagnoli guarda con grande attenzione e interesse all'ambito formativo, da sempre centrale nell'opera del Csi: “Proporremo corsi per tecnici di judo. Riteniamo fondamentali appuntamenti di questo tipo e un aggiornamento continuo per chi è chiamato a educare bambini e ragazzi alla disciplina sportiva e alla vita”. Un ambito che riguarda da vicino anche arbitri e giudici: “Non è semplice inserire nuovi direttori di gara, anche perché per arbitrare nel judo occorre essere cintura nera. Questo non significa che non cercheremo nuovi innesti e che non garantiremo corsi di formazione. La mia speranza principale, tuttavia, è quella di poter confermare in blocco il gruppo di arbitri e giudici, che ha fatto ottime cose negli ultimi anni”.

 

Quanto al tessuto delle società sportive nessun timore: “Il Covid ha causato una flessione economica in provincia, ma credo che le società sportive non subiranno danni, anche perché il Csi andrà loro incontro come ha fatto in tutti gli sport. Se ci sarà un calo di tesserati credo sarà davvero lieve e sono convinto che nel prossimo futuro torneremo sugli standard di sempre. Il numero delle società è ormai stabile da tempo e devo dire che c'è un ottimo clima di collaborazione tra le varie realtà, nel segno del dialogo”.

 

Nella stagione 2020-2021 il costo dell'affiliazione ammonterà a 150 euro, il tesseramento di atleti, allenatori e maestri sarà di 15 euro. La quota di partecipazione al campionato sarà invece di 50 euro.