intervista al coordinatore di arbitri e giudici Marco Baiguera

Tutti fermi, ma solo in apparenza. Anche il mondo degli arbitri e giudici del Csi ha interrotto bruscamente la sua attività di servizio, ma si è attivato su altri fronti, guardando sia al presente sia al futuro.

“L'iniziativa benefica 'CSIamo anche noi' nasce da un'idea del responsabile degli arbitri di calcio Marco Moreni - racconta il coordinatore di arbitri e giudici Marco Baiguera -, l'ho accolta con grande entusiasmo e grazie al supporto della segreteria siamo passati dalle parole ai fatti nell'arco di mezza giornata, consentendo ai nostri fischietti di donare parte dei loro compensi con una semplice mail o telefonata. Abbiamo raccolto 7.154 euro e assistito a gesti di gran cuore, ancora una volta sono orgoglioso di far parte di questa associazione e di coordinare un settore sensibile e generoso”.

Un settore che spesso paga dazio sui campi della provincia, dove il fairplay non sempre è ai massimi livelli. “Forse in futuro qualcosa cambierà - auspica Baiguera -, spero che tutti possano comprendere che siamo tutti uniti. Dirigenti, allenatori, arbitri compiono la stessa scelta di servizio, pur con declinazioni diverse, per permettere ai ragazzi di vivere un'esperienza educativa attraverso lo sport”.

Uno sport che dovrà rivedere le sue priorità dopo un'esperienza che sta profondamente segnando la società civile: “Resterà un segno indelebile. Bisognerà rivedere la scala dei valori. Sarà anche per noi l'occasione per riscoprire lo sport come gioco e modello educativo, uno sport per tutti. Don Laffranchini nei giorni scorsi ci ha detto che in queste occasioni vengono fuori i frutti migliori che lo sport può far maturare: resistenza, spirito squadra, fratellanza. Conserviamoli per il futuro”.

Valori che sono il patrimonio fondante del Csi: “Un ripasso non farà male, anzi. Siamo nati nel segno della generosità, della solidarietà, del volontariato, colonne portanti della nostra associazione. Non dobbiamo dimenticarlo. Credo che lo sport di base debba riprendersi quel ruolo educativo, che gli spetta. Anche in quest'ottica la figura dell'arbitro verrà vista in una luce nuova, migliore”.

Quanto all'attività vera e propria del settore arbitrale Baiguera analizza così la situazione: “Non è ancora ufficiale, ma la stagione è praticamente conclusa. Siamo stati alla finestra qualche giorno, ma dovremo fermarci. Sicuramente garantiremo agli arbitri la prospettiva di poter proseguire la formazione online aspettando di poterci incontrare ancora e di tornare in campo. La crisi economica? Le nostre diarie sono sempre state di aiuto per molti che anche in passato avevano bisogno di arrotondare. Se in futuro il compenso destinato agli arbitri alleggerirà i problemi di singole persone e famiglie saremo ancora più orgogliosi di ciò che facciamo”.