Csi Brescia: primo passo verso un sogno europeo

“Dobbiamo fare un salto di qualità ed esplorare nuove vie di cooperazione all’interno dei gemellaggi in campo sportivo, turistico, economico e culturale. Lavoreremo per realizzare un programma congiunto trasmettendo valori tipici dello sport come tenacia, gioco di squadra e fair play, che fungono da strumento di unione tra le persone e i popoli”. Parole del sindaco di Logroño Cuca Gamarra, che sintetizzano nel migliore dei modi il senso dell’incontro che la scorsa settimana ha radunato in riva all’Ebro le città gemellate con la località spagnola.

Logroño – città europea dello sport 2014 – ha accolto le delegazioni di Darmstadt e Wilhelmshaven (Germania), Dax e Vichy (Francia). A rappresentare la Leonessa d’Italia c’erano la responsabile del servizio turismo del Comune di Brescia Daniela Scaini e il responsabile della comunicazione del Csi Bruno Forza. La Loggia e il comitato arancioblù, dunque, si sono presentati uniti a questo importante appuntamento europeo, che può conferire ampio respiro agli orizzonti delle due realtà, determinate ad unire le forze nella realizzazione del progetto “Gemelli per Sport”, presentato nella splendida cornice della sala conferenze del comune spagnolo affacciata su un tratto del Cammino di Santiago.

Il progetto – riservato ad atleti under 18 – avrà inizio con una fase locale aperta a squadre già esistenti o nate per l’occasione all’interno di istituti scolastici, quartieri e oratori. Chi vincerà il torneo provinciale parteciperà ad uno scambio culturale con una delle città europee aderenti e accederà di diritto alla fase finale del campionato europeo, che radunerà nella stessa città tutte le formazioni per l’assegnazione del titolo continentale.

La proposta è pensata per il calcio a 7, ma potrebbe essere estesa anche ad altre discipline ed ha destato l’interesse delle delegazioni presenti, pronte a collaborare per dare vita ad un grande disegno sportivo con naturali riflessi in ambito turistico, culturale ed educativo.

Csi Brescia in prima linea, dunque, per esportare il suo modello di sport oltre i confini nazionali e costituire sinergie in ottica comunitaria finalizzate a garantire ai giovani esperienze di crescita uniche. Missione ambiziosa ma, alla luce di quanto è accaduto a Logroño, possibile.