A febbraio un nuovo corso per arbitri di pallavolo e calcio

Il programma di corsi ha appena archiviato un percorso per arbitri di calcio, che ha avuto limitate iscrizioni per i sopracitati motivi, ma che ha partecipato a tenere vivo il movimento: «Con la fine di febbraio ricomincerà un nuovo corso che riguarderà calcio e pallavolo. Le caratteristiche degli iscritti sono molto variegate, non esiste una linea riconoscibile: due su cinque in genere sono giovani, gli altri hanno più di 50 anni, ma non ci lamentiamo; ci sono ex dirigenti ed ex atleti, ma anche chi è mosso da semplice curiosità».
Per ovviare al calo numerico si stanno percorrendo diverse strade, alcune inedite, altre già battute in passato: «Stiamo provando a creare un ponte con l’Aia, l’Associazione Italiana Arbitri; abbiamo dei contatti, l’idea è interessante soprattutto perché loro smettono relativamente presto per limiti d’età, abbiamo già aperto dei canali. Poi andranno implementati gli incontri all’interno delle scuole, avevamo accordi a settembre, passati in stand-by per via del Covid. Il nostro sguardo si è posato in particolare sugli istituti tecnici, a partire dalle quarte, perché gli alunni sono nell’anno della maggiore età ed è più probabile che possano muoversi in autonomia».
La proposta di favorire l’autoarbitraggio per le categorie più verdi non pare percorribile: «Se ne parla da anni ma l’assenza di un giudice rischia solo di farci perdere tesserati. Abbiamo invece in cantiere una proposta che porti alla formazione di un dirigente arbitro interno alle società, volta ad alleggerire gli sforzi del settore e creare contatti con futuri potenziali arbitri. Nei periodi più critici, infine, è stato necessario appoggiarci ai Comitati limitrofi».
Tanti indirizzi che portano ad un unico obiettivo: rimanere portanti all’interno della casa ciessina e garantire il regolare svolgimento delle attività: «Vogliamo crescere, garantire almeno un aggiornamento mensile, sviluppare la squadra di osservatori, alzare il livello. Sarà fondamentale uscire dall’emergenza, ma non sottovalutiamo quanto fatto proprio durante la crisi. Per questo ringrazio di cuore tutti gli arbitri ed i formatori per l’impegno e la disponibilità, per i sacrifici prodotti per il bene del Csi».

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