NUOVA STAGIONE DEL CSI AL VIA: I PROSSIMI INCONTRI PER GLI ARBITRI

Si dice che il miglior arbitro del mondo sia quello che non si faccia notare in campo. Giochi la partita e ti accorgi della sua presenza solo al triplice fischio. La realtà è che, in tutti gli sport, il direttore di gara, il giudice, l’arbitro, è il principale interlocutore dello sportivo, un riferimento necessario per la regolamentazione dell’evento (ché il caos alla lunga stufa), il paladino del Gioco, quello con la G maiuscola.
Dopo due annate sfiancate dall’epidemia, dalle chiusure e dalle limitazioni, il responsabile della sezione arbitri del Comitato bresciano, Marco Baiguera, si appresta a dare il via ad una stagione che deve sancire il progressivo ritorno alla normalità. Le difficoltà non mancano, ma gli ultimi stage organizzati con gli arbitri provinciali hanno restituito entusiasmo: «Sabato 4 e domenica 12 – spiega Baiguera - abbiamo riunito gli arbitri del calcio, il 2 ottobre sarà dedicato al volley, il 5 al basket. La situazione non è semplice, per il calcio saremo un’ottantina, numero basso se rapportato alle tantissime iscrizioni, oltre duecento, raccolte nelle categorie Open, che tendono a giocare tutte lo stesso giorno, il venerdì sera. L’ingresso delle partite giovanili, quando ci sarà, non ci preoccupa, perché più diluito nel weekend. Dovremo comunque chiedere una collaborazione con altre sezioni, ad esempio Valle Camonica e Cremona. Avremo addosso un po’ di ruggine, qualche chilo e un anno in più, ma come sempre non mancheranno carica e passione».
Gli stage radunano, i corsi formano e rinnovano: «Partiremo col nuovo percorso a metà ottobre. Abbiamo diversi progetti in mente, tra cui quello di entrare nelle scuole superiori. Sulla formazione puntiamo tanto, siamo pronti a trovare nuovi canali. L’idea è che, se non riusciamo a crescere nel numero, dovremo farlo nella qualità. Non abbiamo ancora un calendario ufficiale, ma sappiamo che il corso base partirà a metà ottobre e si svilupperà fino a fine 2021 con due appuntamenti a settimana, in modo da poter far debuttare le nuove leve già durante il girone di ritorno, per provarle sul campo. I corsi di aggiornamento, invece, avranno cadenza mensile».
Non c’è solo il calcio: «I numeri del volley dovrebbero essere gli stessi. Con il basket ci conteremo e ci prepareremo, pur non sapendo quante squadre parteciperanno al campionato. La collaborazione con la Federazione Pallacanestro rimarrà aperta. Ad eccezione del ciclismo, gli sport individuali sono ancora fermi».
Esiste un identikit dell’arbitro Csi? «Alto, bello e intelligente… ovviamente scherzo. Direi: non uno che guarda i tariffari, ma che senta dentro di sé ciò che ci rappresenta: spirito associativo ed educativo, volontà di far parte di una squadra, amore per le regole, voglia di far alzare giovani e meno giovani dal divano. E che, come noi, abbia bisogno di voltare pagina dopo un periodo che ha segnato tanti, tra malati e chi ha avuto lutti a causa della malattia. I protocolli sono in continua evoluzione, le procedure rallentano e complicano, ma sono necessarie e vanno seguite, al di là del pensiero singolo. Guardando alla nuova stagione auguro a tutti di non doverci rifermare, ma abbiamo sensazioni migliori rispetto ad un anno fa, i dati delle iscrizioni ci confortano. Non siamo tornati ai numeri del 2019-2020, ma abbiamo cominciato a riavvicinarci».

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